
Story
Rispetto le spaziature
Da bambino, già dall'asilo, disegnavo tantissimo, usavo pennarelli e pastelli, replicavo i personaggi dei Pokémon, migliaia di disegni, mia nonna li conserva ancora tutti.
Vivevo a Torre Boldone ma andavo a scuola a Ranica, una specie di doppia vita, con gli amici del quartiere da una parte e quelli della scuola dall'altra. Nel mezzo, c'era uno spazio di separazione. In quello spazio, c'ero io.
Gli anni delle medie un po' movimentati, non un buon rapporto con lo studio e nemmeno con la disciplina, qualche nota di troppo, nel complesso me la cavavo. Ero sempre stato tra i migliori in inglese, pensavo già al liceo linguistico, ma col diploma mi arrivò a casa una lettera della scuola che mi consigliava senza mezzi termini un corso professionale per diventare idraulico. Effetto deprimente, spento ogni entusiasmo.
Fu mio padre a risollevarmi parlandomi di una scuola dove usavano i droni per fare i video. Era la Fantoni, mi sono iscritto all'ultimo momento.
Studiando grafica e multimedia, nasce la passione per i computer e la tecnologia digitale. Quando ho scoperto la tavoletta grafica, ho ricominciato a disegnare. Ero diventato un bravo studente da tutti i punti di vista. Così dopo la Fantoni ho proseguito iscrivendomi all'Accademia Laba di Brescia, l'università della grafica, 3 anni di graphic e web design fino alla laurea. Un viaggio in Giappone mi ha rivelato la dimensione del rispetto, ho visitato Tokyo, Kyoto, Osaka e ospite di un amico ho vissuto la cultura giapponese, la coesistenza di tradizione e tecnologia, fiori di loto e microchip, il tempio accanto al grattacielo, l'indole samurai e l'educazione zen. Una società basata sul rispettare gli altri, gli spazi e le norme.
Tutto è possibile, se c'è consapevolezza delle differenze e rispetto delle spaziature. Nel mio garage i 12 cavalli della vecchia Vespa casa-scuola potevano convivere con i 120 cavalli della Ducati grande divoratrice di strade.
I pennarelli, la carta, il web, l'intelligenza artificiale, le incisioni rupestri e i pixel digitali, tutto può coesistere e contribuire al risultato, se c'è rispetto delle spaziature.
Un mese dopo la laurea ho iniziato a lavorare in Multi. Mi occupo di grafica digitale, il mio punto di forza è il web e la ricerca AI day by day, il mio focus è l'integrazione di linguaggi e strumenti per velocizzare i processi e migliorare la qualità. Credo di essere uno dei più giovani, lavoriamo in squadra, 8-10 persone diverse per età, genere, riferimenti e ruolo, ogni giorno scopriamo un nuovo mondo.
La mia filosofia grafica è Apple oriented, anche nel senso di oriente, si potrebbe definirlo un approccio Jap - Jobs, minimal e funzionale, fatto di rispetto per le spaziature, di quel micro spazio bianco e leggero che ti dà respiro, linfa, immaginazione e connessione tra le tue radici e i germogli, i tuoi nonni e la tua ambizione.
Ti permettono di respirare, per questo rispetto le spaziature.