
Story
Dalmine non è in Spagna, è in Germania.
Sono nata e cresciuta a Dalmine, casa, scuola e oratorio, una brava studentessa abituata ad essere organizzata, a portarsi avanti e a terminare gli impegni nei tempi prestabiliti.
Nei rapporti umani all'inizio un po' chiusa, ma quando mi apro esce la mia natura spontanea, socievole e fin troppo comprensiva.
La pallavolo è stata una delle mie più grandi passioni: ho giocato dalla quinta elementare alla quinta superiore, dal minivolley alla seconda divisione. Oggi ho un ruolo super partes, faccio il refertista nella squadra del mio paese.
L'altra mia passione, le lingue. Fin dalle elementari ho adorato l'inglese, alle medie si è aggiunto il francese e ho capito che studiare le lingue sarebbe stata la mia strada. Al liceo linguistico Falcone di Bergamo, oltre a inglese e francese pensavo di fare spagnolo, invece i posti erano esauriti e mi sono ritrovata a fare tedesco. Nel triennio seguo il percorso Esabac e conseguo il diploma di maturità francese, esperienza molto bella, con un professore attento e comprensivo per cui ancora oggi nutro una profonda ammirazione. Uniche difficoltà l'orale di inglese, la docente molto severa mi metteva ansia, e l'interrogazione in filosofia: restavo senza parole quando ci chiedeva di improvvisare un dialogo come fossimo Socrate e Platone.
Inizio la triennale di lingue a Bergamo con indirizzo linguistico letterario: il tedesco “imposto” anni prima, in realtà, mi stimola e vado con Erasmus in Germania, a Münster. La prima settimana a piangere, poi non volevo più tornare. Vivevo in uno studentato, 11mq di stanza, cucina e bagno comune, c'erano tedeschi, spagnoli, polacchi e greci. Ho imparato a conoscere il mondo, la bellezza della diversità e del cavarmela da sola.
Con la magistrale in "Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale" alle letterature si aggiungono diritto internazionale, economia politica e geografia. Inoltre decido di acquisire i crediti necessari all'insegnamento in pedagogia e didattica delle lingue straniere. Causa Covid mi sono laureata da casa nel 2021 con una tesi sulla "convenzione dei diritti dell'infanzia" in tedesco, nelle versioni di divulgazione specifiche per bambini.
Negli anni di università ho sempre lavorato facendo di tutto, come è nel mio stile: ripetizioni, coordinamento nei campi estivi, cassiera e customer care in un call center.
Laureata, trovo lavoro in una grande azienda del settore cosmetico come back office commerciale estero, un ambiente squisito che mi forma molto a livello umano e professionale, ma dopo 2 anni e mezzo sento il richiamo al cambiamento. Mi manca l'uso del tedesco sul quale ho investito tanto. Così arrivo in Multi, dove trovo un lavoro dinamico, vario e soprattutto in tedesco.
Ero partita da Dalmine pensando di studiare spagnolo e sentirmi chiamare un giorno señora Colleoni, mentre adesso ogni giorno al telefono parlo tedesco e mi chiamano Frau Colleoni.