Chi ci conosce da tempo sa che anche l’incontro più sobrio, un momento di festa come l’evento di Natale, è per noi occasione irrinunciabile per lasciare un segno, un messaggio che rimanga impresso nella memoria di chi partecipa. E, possibilmente, stimoli riflessioni per il futuro. Nutrimento per la mente e per lo spirito, oltre a quello del catering. E il messaggio scelto per il nostro MULTI evento di Natale del 16 dicembre, riguardava le parole.
“Le parole non sono importanti per chi non ha mai subito le parole” scrive Kübra Gümüsay. Le parole – o meglio, il modo in cui le usiamo – descrivono i nostri pensieri, impattano sulle relazioni, cambiano la percezione che abbiamo del mondo, perciò meritano la nostra attenzione. Nel nostro caso, l’intero evento. E per affrontarlo, chi meglio di una sociolinguista, saggista, “guru” della lingua italiana, come Vera Gheno?!
Ma facciamo un passo indietro, per chi non ha potuto esserci. Nessuno era a conoscenza del tema dell’evento, MULTI compresa. Abbiamo tenuto scaletta e ospiti segreti fino all’ultimo, con un titolo enigmatico già dall’invito. “Un natale div”, poi “un natale diver”, infine “un natale diversivo”, svelato in presenza. E nel visual, un divano verde in trasparenza. Ma qual è il senso di tutto questo?!
Nel discorso introduttivo Giovanna ha rivelato il significato del divano, una seduta iconica, progettata dal designer Bruno Rota nel 1982 (facciamo outing, c’è un piccolo refuso sul nostro calendario!) e scelta come arredo-metafora di MULTI nel progetto dell’anno venturo, “TUMULTI dentro le imprese”. Stay tuned, ne parliamo a gennaio!

La successiva tavola rotonda è stata introdotta da una figura d’eccezione, il “Business Mentor & Growth Evangelist” Giovanni Mastro – tra le altre cose conduttore, keynote speaker, docente, autore e podcaster –, che nel presentare gli ospiti MULTI, rigorosamente maschili, ha dato sfoggio di un orgoglioso alfa machismo, corredato da battutine, commenti fuori luogo e pregiudizi di genere, che hanno imbarazzato tutta la platea… All’ingresso a sorpresa di Vera Gheno, i primi hanno iniziato a capire. Il clima di tensione generato dal successivo contraddittorio e diverbio tra il conduttore e Vera – fatto di “non si può più dire niente”, “mi tocca usare lo schwa” e di “vuoi che ti aiuti a trovare dei sinonimi?”, “funereo maschio” – è stato infine disteso da quest’ultima, che ha rivelato la finzione del momento, compresa l’interpretazione di Giovanni Fattoruso – attore e docente di improvvisazione teatrale – nei panni del misogino presentatore. Un natale “diversivo” per l’appunto.
Un esperimento sociale costruito ad hoc per far provare alle persone in sala il disagio di un comportamento e un linguaggio liberamente tratto dalla realtà. Parole e gesti che nel quotidiano si nascondono dietro battute, situazioni e commenti più o meno evidenti, che abbiamo concentrato in un testo colmo di bias e pregiudizi.

Pregiudizio e orgoglio
Le reazioni del pubblico sono state immortalate dalle nostre camere (vedere per credere!) e da un sondaggio live condotto da Vera. Le sensazioni maggiormente segnalate sono state “disagio” e “fastidio”. I commenti che hanno infastidito di più sono quelli sull’aspetto fisico, i diminutivi (“signorine”), i doppi sensi, le domande diverse tra uomini e donne e in generale il tono paternalistico. L’80% della platea ha risposto che si rende conto di usare o sentirsi rivolgere espressioni simili. Il restante solo in confidenza oppure non ci fa caso. Per averne un assaggio, partecipa anche tu! Il questionario è anonimo.

Come il più classico dei romanzi, l’arroganza nasconde debolezza, la sensibilità consapevolezza. E le parole e abitudini che usiamo sono frutto della cultura che ci ha nutrito. Riconoscerla è il primo passo per comprendere che il “si è sempre fatto o detto così” non è più una logica sostenibile.
Nel monologo di approfondimento, Vera Gheno è stata un vulcano di riferimenti storici, correlazioni tematiche, aneddoti personali ed espressioni inedite che sono già entrate nella nostra classifica delle nuove parole dell’anno. Parole come “gianprostata e mariautero” o “minchiarimento”. L’affondo finale sul concetto di “normalità”, tratto dal suo ultimo libro, e sulla necessità di ragionare di convivenza delle diversità piuttosto che di uguaglianza forzata.
A Vera Gheno è andato il ringraziamento finale di Chiara Moioli, perché il suo attivismo linguistico è fondamentale per l’evoluzione della società e della cultura aziendale, e di particolare ispirazione per chi come noi si occupa di consulenza e comunicazione e non si accontenta della certificazione di parità di genere che abbiamo orgogliosamente ottenuto o di parlarne nelle ricorrenze. Un ringraziamento che Vera ci ha ricambiato e con orgoglio ricondividiamo.

Un business diver...sificato
Diver…sificare significa saper leggere in anticipo i segnali del cambiamento, avere il coraggio di investirci e trovare il modo migliore per farlo con metodo. Da questa consapevolezza è nata UFI Hydrogen, lo spin-off di UFI Filters, che applica oltre 50 anni di competenze nelle tecnologie di filtrazione e di gestione termica in uno dei mercati più promettenti e sfidanti dell’energia del futuro: quello delle fuel cell.
In un contesto tecnologico in rapida evoluzione e ancora povero di dati storici consolidati, UFI Hydrogen ha scelto di affiancarsi a MULTI per analizzare le applicazioni più coerenti con i vantaggi tecnologici disponibili, verificare la solidità dei trend di crescita e comprendere dove la tecnologia potesse esprimere il massimo valore rispetto alle BAT - Best Available Technologies.
Francesca e Cristian hanno incrociato evidenze di settore aggiornate, dinamiche competitive e traiettorie di investimento già in atto, guardando non solo ai grandi nomi, ma soprattutto ai riferimenti industriali e ai progetti pilota che stanno concretamente plasmando il mercato. Un approccio che ha permesso di costruire una visione strutturata del mercato e di trasformare un’intuizione pionieristica in una roadmap chiara per il go-to-market.
Tre mesi di ricerca condotti in un ambito di frontiera hanno confermato la solidità del percorso intrapreso da UFI Hydrogen, validato le applicazioni più promettenti – a partire dalla mobilità a fuel cell – e individuato oltre 50 potenziali target commerciali, dimostrando che, con il giusto metodo, anche i mercati emergenti possono essere analizzati con rigore e visione strategica.
PMI... ovvero Puglia, Mecspe e Installazioni
Dopo la prima esperienza da visitatori dell’anno scorso, abbiamo rinnovato la partecipazione a Mecspe Bari, questa volta con un posto a sedere tra gli oltre 350 espositori presenti. Dopo un’intensa attività pre-fiera grazie a cui abbiamo riempito l’agenda degli appuntamenti (e la guida dei ristoranti), Elena e Gaia hanno presidiato lo stand MULTI incontrando imprese di tutta Italia e buyer provenienti dall’area dei Balcani.
Tre giorni di incontri con più di 40 tra aziende, realtà locali, potenziali partner, istituzioni ed enti organizzatori della fiera. Sono stati incontri diver…genti: dalle aziende che fanno fatica a uscire da un mercato ristretto alle società di consulenza che hanno bisogno di lead generation nel loro territorio, dagli studenti che hanno affollato i padiglioni della fiera ai saluti con istituzioni ed enti organizzatori.

Ogni incontro ci ha raccontato di una Puglia, e più in generale di un Sud Italia, in forte fermento per i fondi e gli incentivi in arrivo nei prossimi anni, ci hanno trasmesso la voglia di farsi vedere sui mercati nazionali e internazionali e … ci hanno fatto venire voglia di tornare! Nell’attesa di riassaggiare le orecchiette di Bari vecchia (si spera con un tempo migliore di quello di quest’anno), prossimo appuntamento a MECSPE Bologna, fra il 4 e il 6 marzo 2026!
Curiosità finale, nelle passeggiate serali in Bari Vecchia alla fine delle giornate di incontri, le nostre colleghe si sono imbattute casualmente in due installazioni: il peso specifico della memoria - un enorme masso mantenuto sospeso da una pila di libri, nascosto nell’ex convento di San Francesco della Scarpa - e l’enorme cantiere nell’area archeologica di San Pietro, dove Edoardo Tresoldi e il suo team stanno dando vita ad un progetto unico al mondo, riportare in vita un’area dalla storia millenaria.

Il valore circolare della sostenibilità
Ormai da qualche tempo, parlare di sostenibilità significa anche parlare di economia circolare: un concetto diverso, ma che sottintende un cambio di paradigma ben più profondo. La circolarità ci dice che se diventare sostenibili da soli è quasi impossibile, allora bisogna pensare alla sostenibilità come qualcosa che si costruisce insieme agli altri attori della filiera.
Il passaggio da un’economia lineare ad una circolare comporta il rifiuto dal protezionismo, dalla chiusura e dal ragionamento “per sé” in favore di collaborazione e pluralismo.

Un ragionamento che coinvolge filiere, distretti e territori e permette alle PMI del nostro paese di superare i propri limiti strutturali, puntando a costruire una sostenibilità di sistema che metta a fattor comune risorse, tecnologie e scarti per avere un impatto positivo reale. Un aprire il cerchio al dialogo che permette di guardare alle novità normative con fiducia e che consolida la presenza strategica e geografica delle imprese del nostro paese.
Cosa fare in concreto? Per prima cosa, scarica la nostra fanzine! Un vademecum di Futuri Possibili by MULTI!
Può darsi che fare la raccolta differenziata, riparare il vecchio piuttosto che comprare il nuovo o far parte di una comunità energetica basti, ma in ambito di impresa si può fare di più:
collaborare con gli altri membri della propria filiera nel trovare soluzioni sostenibili, consapevoli che la circolarità non si costruisce da soli;
investire in ricerca e sviluppo per trasformare il concetto di “rifiuto”: non più uno scarto da smaltire ma una potenziale risorsa da reintrodurre nel ciclo produttivo;
dotarsi di strumenti di tracciamento dell’impatto e utilizzarli per prendere decisioni strategiche per il futuro del proprio business;
orientarsi verso una struttura decisionale manageriale e più inclusiva, rendendo anche la governance un fattore determinante di sostenibilità.
Questa era l’ultima card della fanzine “Futuri Possibili - Ecosistemi condivisi”, il progetto ideato in occasione di MULTI30 e che ci ha accompagnato per tutto il 2025. In attesa delle nuove storie dal mondo MULTI, riscopri i contenuti che hanno dato forma al progetto.
Cose che ci sono piaciute
La lingua normale _ Se la lingua della norma, come ci ha ricordato brillantemente Vera Gheno, può essere uno strumento di discriminazione etnica, sessuale o territoriale, capita a volte che la lingua normale sia quella del cuore, con cui ci viene spontaneo raccontare il mondo e il nostro modo di vederlo. Due prospettive diverse, che quest’anno in MULTI hanno trovato spazio nei libri che accompagneranno il nostro Natale: “Nessunǝ è normale” di Vera Gheno - il saggio di sociolinguistica che abbiamo regalato a collaboratori e clienti - e “I pröföm de la mè tèra” di Alessandro Pellegrini - la raccolta di racconti e poesie di vita normale scritti in bergamasco dal padre del nostro Cristian.

Eau de croissant _ Cosa c’è di meglio che concedersi una brioche prima di entrare in ufficio o per iniziare al meglio il proprio weekend? Che la si chiami cornetto, pasta, brioche o croissant, quell’impasto caldo e burroso evoca inevitabilmente momenti di relax e di piacere. Da qui nasce Eau de Croissant, la fragranza unisex di LIDL che fa incontrare hot paistries e haute couture ed è pronta a conquistare i nasi degli USA con il giusto dosaggio di kitsc e cult.
MULTI Wrapped _ Atteso ormai (quasi) come l’arrivo di Santa Lucia, anche quest’anno il Wrapped è stato argomento di discussione, scontro (e qualche sfottò) all’interno degli uffici di via Locatelli. Una grafica nuova e scoppiettante ha animato la diatriba tra ottantenni nostalgici e teen dreamers segreti: l’età media degli uffici? 31 appena compiuti ovviamente! Fra mille generi e tantissimi podcast, una menzione d’onore va al nostro Dj Drew, che con più di 171.000 minuti di ascolto durante le sessioni di programmazione web, ha fatto capire chi regola il sound dell’ufficio!
A tu per TU-MULTI_ Cosa ti è piaciuto del mese appena passato? Raccontacelo a redazione@multi-consult.it. Diventa spunto per un confronto o per il prossimo numero!
PS. Gli uffici MULTI resteranno chiusi dal 24 dicembre al 6 gennaio compresi. Vi auguriamo un Buon Natale e Felice Anno Nuovo… pieno di TUMULTI!

