Innovazione

I vantaggi della simulazione per la fabbrica del futuro

by Lorenzo Cappannari CEO AnotheReality
17 giugno 2024
7 min
17 giugno 2024
7 min

I vantaggi della simulazione per la fabbrica del futuro

Sono Lorenzo Cappannari, sono autore di un libro Futuri Possibili, ma in realtà nella vita ho una società che si chiama AnotheReality di cui sono CEO e fondatore. Realizziamo soluzioni di simulazione di mondi virtuali tridimensionali, quello che un tempo veniva definito “metaverso”.

Realtà aumentata, virtuale e spatial computing: cosa sono?

Partiamo da che cosa sono la realtà aumentata, la realtà virtuale, il metaverso e lo spatial computing: sono delle tecnologie che hanno nomi diversi ma fondamentalmente stanno tutte sotto lo stesso cappello.

Abbiamo due grandi segmentazioni: da una parte il software e dall'altra parte l'hardware. Tutto quello che è realtà virtuale, realtà aumentata e in generale lo spatial computing, più diciamo in senso generale, sono tecnologie principalmente hardware, quindi un nuovo tipo di computer che ci permette di interagire con il software in maniera diversa.

È un computer che indossiamo, a cui non accediamo più attraverso un monitor come facevamo e facciamo tutt'oggi con i cellulari. È un computer che mettiamo principalmente davanti agli occhi, come se fosse un occhiale, e quindi che ci permette di mescolare il mondo fisico e il mondo reale. In questo modo, possiamo mettere il computer nello spazio intorno a noi, possiamo muoverci dentro il computer esattamente come ci muoviamo nel mondo reale e possiamo anche camminarci dentro.

Per questo motivo, oggi si tende a non fare una grande distinzione tra realtà virtuale, realtà aumentata, realtà mista, spatial computing. Fanno tutti parte di questo nuovo tipo di computer, all'interno del quale viviamo con il nostro corpo e che interagisce con i nostri spazi e con i nostri ambienti, aumentandoli oppure simulandoli in maniera totale. Quindi ci possiamo muovere in un ambiente che è totalmente virtuale, un altro mondo, oppure possiamo aggiungere elementi digitali nell'ambiente fisico.

Il metaverso: una definizione

Il metaverso invece che cos 'è? È un nome molto generico che è stato spesso, soprattutto nell'ultimo periodo, interpretato da molti in modi diversi, però fondamentalmente parliamo dell'ecosistema software di questi nuovi dispositivi.

Il metaverso è un software in 3D, non più in 2D, e interattivo. Noi ci muoviamo dentro questi mondi tridimensionali principalmente con i dispositivi di cui parlavamo prima - realtà virtuale e realtà aumentata - ma possiamo anche muoverci con i dispositivi "vecchi", quelli tradizionali, attraverso un monitor. In questo caso lo facciamo con un'identità digitale che muoviamo e che si chiama Avatar, che invece in realtà virtuale impersonifichiamo in prima persona, e assomiglia un po' a un videogioco.

Il metaverso è un insieme di tanti mondi virtuali tutti insieme.

Concettualmente il metaverso è un mondo virtuale e in realtà, se vogliamo essere dei puristi, il metaverso è un insieme di tanti mondi virtuali tutti insieme, una sorta di internet in 3D. I mondi simulati nascono nei videogiochi, ma soprattutto negli ultimi dieci anni le aziende hanno cominciato a sperimentarci sopra.

Le PMI meno delle grandi aziende perché si tratta di tecnologie molto nuove, ma ci sono alcuni ambiti specifici dove già le aziende vedono un valore aggiunto concreto. Il più importante e quello più evidente è quello della simulazione.

I campi di applicazione della simulazione virtuale

La simulazione può essere applicata in diversi campi: dalla parte della prototipazione e alla parte della simulazione di sistemi complessi, ma, in maniera più semplice, la simulazione può essere applicata a tutto quello che è formazione e training. Ci sono molte aziende che lo stanno applicando. C’è poi tutto il mondo del marketing and sales, che ovviamente sta sfruttando queste tecnologie perché sono molto esperienziali, hanno un effetto wow molto forte per aiutarle a vendere i propri prodotti.

L'innovazione di per sè si porta dietro la parola fallimento, molto spesso si tratta di investimenti che non portano da nessuna parte.

Queste nuove tecnologie sono sicuramente oggi più appannaggio delle grandi società piuttosto che delle piccole semplicemente perché l'innovazione in generale richiede investimenti e gli investimenti in innovazione non sono sempre chiari. L'innovazione di per sé si porta dietro la parola fallimento, e quindi molto spesso si tratta di investimenti che non portano da nessuna parte. 

Quindi chiaramente quando entriamo in questo mondo, che ha l'alea dell'incertezza, ci sono aziende che hanno semplicemente più budget da spendere in progetti che molto probabilmente non andranno a impattare in maniera positiva le vendite o a creare l'efficienza che ci si immaginava.

Detto questo, ci sono alcuni casi d'uso che sono usciti dal mondo dell'innovazione e sono entrati nel mondo della tecnologia e che creano soluzioni capaci di portare valore. In questo ambito, chiaramente, le PMI hanno già cominciato a sperimentare, ma lo stanno facendo in punta di piedi perché, soprattutto quando parliamo di tecnologie di spatial computing, si tratta di ambiti un po' di nicchia.

Oggi queste sono tecnologie che hanno dimostrato valore concreto in tutto il mondo della formazione, un ambito dove le grandi aziende investono di più delle piccole.

Dall'altra parte, per esempio, sono tecnologie che hanno dimostrato molto valore in tutto il mondo dei gemelli digitali e in tutto il mondo della prototipia avanzata.

Questi sono ambiti dei quali spesso si può fare a meno, perché si può realizzare un prodotto senza queste dinamiche, però chiaramente facendolo si crea efficienza. A sua volta, per fare efficienza c'è bisogno di fare investimenti e quindi torniamo al tema grandi o piccole aziende, con le grandi che hanno sicuramente più possibilità di investire.

L’ingresso della realtà digitale nel mondo delle imprese

Tutte queste sono tecnologie che oggi in questo momento storico sono legate a dei casi d'uso molto specifici. Alcune tipologie di PMI possono farne a meno, mentre altre, dove questi casi d’uso impattano la top line o la bottom line in maniera concreta, la stanno adottando.

Da quello che vedo, si tratta di un nuovo tipo di computer, che sostituirà o comunque si affiancherà in maniera massiva e democratica a quello attuale.

Così come è successo con gli smartphone che sono entrati nelle aziende quando sono stati democratizzati, probabilmente succederà la stessa cosa con lo spatial computing. Oggi stanno entrando hardware e software, in alcuni casi uso molto di nicchia dove dimostrano valore. Domani entreranno in maniera massiva, esattamente perché saranno massificati e tutti li utilizzeranno.

Quindi alcune aziende, soprattutto quelle più piccole, che non hanno bisogno di queste tecnologie sul loro business specifico, probabilmente potranno aspettare e le abbracceranno, così come le abbraccerà tutta la popolazione, tutta la società nel giro dei prossimi 10 o 15 anni.

I possibili utilizzi per le imprese

Le aziende stanno attivamente utilizzando le tecnologie di virtualizzazione in alcuni ambiti ben specifici. Contrariamente al periodo dell'hype del cosiddetto “metaverso”, quando si pensava che avrebbe in qualche modo impattato qualsiasi tipo di dinamica aziendale, oggi la tecnologia ha raggiunto, nell’hype cycle di Gartner, la produttività.

Oggi in ambito business queste tecnologie di spatial computing hanno dimostrato il loro valore su alcuni ambiti specifici. Nel mondo marketing e sales vengono utilizzate per la spinta emotiva che queste tecnologie possono dare. Sono tecnologie che riescono a convogliare delle emozioni molto forti, e le emozioni, si sa, vendono. Tutti i dipartimenti marketing e sales stanno abbracciando o hanno abbracciato queste tecnologie per creare delle esperienze emozionali intorno ai loro prodotti o servizi che li aiutano a vendere di più, sia nel mondo B2C ma soprattutto nel mondo B2B.

Il mondo B2B utilizza queste tecnologie nel mondo marketing per smaterializzare i prodotti e aggiungere esperienza emotiva.

Il mondo B2B, che spesso viene dimenticato, utilizza queste tecnologie nel mondo marketing per smaterializzare i prodotti e aggiungere esperienza emotiva. Questa è una combinazione interessante quando, per esempio, dobbiamo portare un grande prodotto in fiera o quando abbiamo grandi sample set o dei campionari importanti e impegnativi.

Queste tecnologie permettono di smaterializzarli completamente, facilitando il ciclo di vendita e creando delle situazioni di virtual commissioning, cioè la possibilità di virtualizzare la soluzione di fronte al cliente e in tempo reale, un aspetto utile soprattutto per soluzioni complesse.

Metaverso e digital twins: due modi per dire simulazione

Il grande cappello dei gemelli digitali e il “magico” mondo del metaverso sono due mondi che stanno andando nella stessa direzione. Oggi il gemello digitale può vivere anche senza una rappresentazione tridimensionale.

Che cosa sono i gemelli digitali? Sono un oggetto fisico e un oggetto virtuale che si parlano.

  • Fondamentalmente, che cosa sono i gemelli digitali? Sono un oggetto fisico e un oggetto virtuale che si parlano. E l'oggetto virtuale è la copia dell'oggetto fisico, che evolve insieme all'oggetto fisico nel tempo. Chiaramente il gemello digitale, nel mondo delle operations, è molto utile, perché io posso vedere come il mio prodotto fisico si sta comportando e posso fare delle simulazioni per vedere come evolverà nel tempo, quindi fare la famosa manutenzione predittiva.

Ecco, su tutto il mondo delle operations i casi d 'uso del gemello digitale sono tantissimi, e l'utilizzo di una rappresentazione tridimensionale migliora l'interazione col gemello digitale e permette di fare tutta una serie di simulazioni - parola che possiamo utilizzare in senso ampio - che ovviamente aiutano l 'azienda a ottimizzare i prodotti.

C'è poi il mondo delle risorse umane, un mondo che spesso viene dimenticato, ma che è un mondo interessante. Le risorse umane possono utilizzare queste tecnologie per due scopi diversi:

  • da una parte per fare attraction, quindi per parlare, soprattutto oggi, ad un target giovane. Il mondo del metaverso, oggi, ha un look and feel molto simile a quello del gaming, quindi è possibile attirare le popolazioni giovani in azienda, dimostrando di parlare i linguaggi delle nuove tecnologie. Inoltre, è possibile creare simulazioni per far vedere al candidato esattamente come sarà il suo lavoro. Immaginate che oggi, se qualcuno deve cambiare lavoro, legge una descrizione o guarda un video. Domani potrà fare la simulazione in tempo reale di quel lavoro e capire esattamente che cosa farà.

  • dall'altra parte per fare engagement migliorando anche lo sviluppo delle risorse, attraverso gli ambiti della formazione e del change management. La formazione in generale, ovviamente, sfrutta queste tecnologie in maniera chiara, soprattutto in ambiti specifici. Tutto il mondo della sicurezza e della formazione sulla sicurezza, storicamente molto noiosa ma obbligatoria. E ancora, la formazione sulle soft skills: parlare in pubblico è difficile, sì, però con queste simulazioni si può migliorare. E infine tutto il mondo, per esempio, delle varie cyber security e una serie di altre tematiche dove l'utilizzo della gamification facilita la formazione.

L’impatto trasformativo della virtualizzazione

Oltre a questi utilizzi, ci sono poi delle industry specifiche dove queste tecnologie hanno il potere di essere trasformative, cioè hanno un impatto molto più forte rispetto a quello del resto delle industry. Ovviamente parliamo del mondo dell'education, che è una industry, oppure per esempio un altro business interessante è il mondo del turismo. Il turismo può essere trasformato da queste tecnologie, soprattutto quando parliamo di cultura, heritage e viaggi.

L'overturism, oggi, è un problema e queste tecnologie hanno la possibilità di creare delle esperienze che simulano il turismo soprattutto per rendere accessibili dei luoghi molto remoti dove magari non andremo mai. E poi c'è tutto il mondo delle life science, quindi sanità intesa in senso lato: dalle farmaceutiche agli ospedali, dove queste tecnologie hanno potenzialmente un impatto dirompente in diversi ambiti.

Uno sguardo al futuro dell’impresa

Il mio punto di vista sul futuro della fabbrica è chiaramente il punto di vista di un operatore che è specializzato in tecnologie tridimensionali e di interazione uomo-macchina. Un domani, le macchine avranno un livello di interazione con l'essere umano diverso da quello che c'è oggi.

Si parla spesso di metaverso industriale. È una buzzword, ma oltre alla buzzword c'è del valore. Il metaverso industriale non è nient'altro che l'evoluzione del concetto di gemello digitale, di digital twin. Le fabbriche domani avranno una loro controparte interamente virtuale che vivrà insieme alla fabbrica stessa.

La controparte virtuale sarà interamente dialogante con la fabbrica fisica, quindi i macchinari avranno il loro gemello digitale che parlerà con il macchinario fisico. Ovviamente, questa rappresentazione tridimensionale porterà un valore molto forte per chi deve utilizzare i macchinari e per i proprietari di questi ecosistemi, perché ovviamente la parola chiave qua è la simulazione.

Sarà possibile simulare in tempo reale qualsiasi tipo di avvenimento futuro o utilizzare i dati che otteniamo attraverso il collegamento con il macchinario fisico per creare delle simulazioni di rottura, la famosa manutenzione predittiva, piuttosto che di interventi specifici.

Qui il concetto di “metaverso” diventa ancora più chiaro, perché la parola chiave “metaverso” è quella di un internet in 3D: non soltanto di un oggetto ma di un ecosistema di oggetti collegati insieme.

L’impatto della simulazione sulle filiere produttive

Possiamo infine immaginare che, quando questo concetto di gemello digitale diventerà ampiamente utilizzato, si potranno anche creare simulazioni di filiera. In questo scenario, più operatori collegheranno il loro input e il loro output in una filiera nel metaverso, all'interno del quale si potranno fare delle simulazioni anche molto più complesse rispetto a quelle che vengono fatte oggi a livello di singola fabbrica e singolo oggetto.

Il concetto di "gemello digitale" arriverà a fondersi con il concetto di "metaverso".

Quindi il concetto di “gemello digitale” arriverà a fondersi in maniera chiara con il concetto di “metaverso”, ma un metaverso molto specifico per questi ambiti, dove la parola chiave è quella della simulazione.

Il fatto di poter fare simulazioni, ovviamente, porta tantissimi vantaggi in termini economici, ma anche in termini ambientali e di sostenibilità perché si possono risparmiare risorse ed energia, durante tutto il processo di lavoro.

Quindi io, come la vedo? Vedo un'industria dove la parola metaverso cambierà, perché abbiamo visto che sono parole che cambiano con la tecnologia che evolve, però questa parola chiave della simulazione resterà e diventerà sempre più predominante nei processi produttivi.

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