Nr 52 | Maggio 2025

Extra Omnes

7' di lettura

Iscriviti alla newsletter
e al canale

La dipartita e la nuova elezione del papa hanno indubbiamente catalizzato l’attenzione del mondo intero. E ci hanno ispirato per un numero in latino - ci perdonino i prof del liceo per eventuali errori! Un momento carico di rituali e liturgie immutate nei secoli, materiale perfetto per old media e teen creator, che tra meme, toto-papa e reel con AI, hanno generato un hype incredibile attorno al format più antico della storia. Per poi sparire nel nulla, così come sono arrivati. Ma si sa, morto un content, se ne fa un altro.

Il “fuori tutti” pronunciato dal Maestro delle Celebrazioni nella Cappella Sistina, ci mette di fronte ad una evidenza: dedicare un tempo, un luogo e un gruppo di persone ad un obiettivo significa dargli il valore che merita. Confronto, decisione e, solo dopo, condivisione. Un rito necessario. Chiudersi a chiave (cum-clave) per poi aprirsi al mondo (urbi et orbi).

Negli stessi giorni, nel trambusto mediatico attorno al Vaticano, un’altra notizia fulminea ha sorpreso l’Europa. L’enorme blackout che ha lasciato al buio Spagna e Portogallo per oltre 24 ore. Nessun cyber attacco, solo “un guasto” su una linea che a cascata ha isolato la penisola Iberica dal resto d’Europa e scollegato i generatori su tutta la rete. Come il “nostro” chiodo, ma più in grande. Tanti disagi, persone bloccate lontano da casa, impossibilità di comunicare con i propri cari. Ma anche tanto aiuto e solidarietà tra sconosciuti: il blackout ha spento tutto tranne le persone.

Assieme alla corrente, è scattato il romanticismo, con le città al lume di candela e la riscoperta di un mondo on-life più vivo di quello on-line. Curiosamente, “apagón” in spagnolo, non significa solo blackout, ma anche “pacificazione” (dal lat. pacare). Nel momento di disconnessione, ci si riconnette alle cose importanti.

Memento discere semper

Citiamo il conclave e il blackout come metafore di qualcosa che incombe sulla nostra quotidianità. Eventi imprevisti, che cambiano radicalmente l’assetto delle nostre priorità, rompendo il flusso di ciò che stavamo facendo. E allo stesso tempo, l’occasione di staccare dagli schemi che ci siamo autoimposti, per dedicarci a noi o a chi ci circonda. Come le giornate di smart working, occasioni di full immersion per recuperare le attività lasciate in sospeso, senza le distrazioni dell’ufficio e delle riunioni. Oppure un pranzo con i clienti, per stimolare la relazione e lo scambio proficuo - a tavola, oltre che sui tavoli di lavoro. O, più semplicemente, quei 10 minuti dopo pranzo per leggere le newsletter più interessanti, una TUMULTI rimasta indietro magari!

Staccare dagli schemi, ma anche staccarci dagli schermi. Nell’infinito scorrere dell’ordinario – o nell’endless scroll del nostro feed, per la GenZ – è importante dedicarsi dei momenti che ci riempiano di energie, non solo che le consumino. È il bisogno di riconnettersi al reale, studiare, aprirsi agli stimoli del mondo esterno, per superare la solitudine digitale… e dell’imprenditore.

Avevamo la stessa esigenza, perciò eccoci a fare il primo passo. Abbiamo pensato di dedicare un momento (anzi 4) alla formazione e alla consulenza aperta, per condividere best practice e dare risposte concrete per orientarsi nei mercati, applicare le strategie multicanale, comunicare il valore del brand, affrontare la riorganizzazione aziendale. Un webinar in 4 puntate, a breve maggiori info!

Ab origine

In un'epoca di instabilità e disconnessione, quello che ultimamente leggiamo dal mercato è una riscoperta del valore del ”basso”, del presidio e della profondità. La strategia a lungo termine è importante, ma adottare un approccio tattico-operativo sul breve fa la differenza. La necessità di tornare “ab origine”, alle origini, appunto.


Come per Datex, azienda tessile della Val Seriana, con la quale abbiamo condotto un progetto di ricerca agenti hotellerie in Italia, contattando direttamente 32 agenzie e portando a termine 4 contratti in tutte le regioni. Ora siamo concentrati su settori affini con un approccio "one-to-one" e "multi-canale" partendo da un database mirato. Tanta soddisfazione dal cliente, e ancor più nostra.

Non basta più semplicemente essere “presenti" sul mercato, ma essere "protagonisti". Per farlo serve una connessione diretta con il territorio, l'ascolto del cliente, strategie allineate alle reali esigenze e una corretta profilazione dei referenti.

Similmente, nel mondo delle macchine utensili speciali, CMA Tec si è trovata a navigare in una filiera estremamente articolata, dove l'obiettivo di intercettare i clienti finali ha portato alla scoperta che molti esternalizzano la produzione. Il "trial & error" diventa il metodo per eccellenza, una continua ricerca dell'interlocutore giusto, aggiustando il tiro molto di frequente. La partecipazione a fiere internazionali come Valveworld non è solo un momento di visibilità, ma un'occasione per intercettare tutti i tipi di target e convincersi della necessità di un supporto operativo e strategico.

È questo approccio che ci permette di mettere brain nell'automation, dedicando tempo a studiare i canali, le aziende e le persone con cui parlare. Attività che non consumano tempo, ma lo guadagnano.

In un mondo dove i processi accelerano, i significati si appiattiscono, e chi resta fermo rischia di restare fuori, tornare “alle origini”, fatte di concretezza, metodo e intuizione umana, si rivela l'unico vero “anticorpo organizzativo” contro l'instabilità del mondo esterno. Parola di MULTI!

PMI, id est Prosperitas, Mutatio et Incrementum

La fatica della crescita affligge tutti. Nella ricerca della strada giusta su cui puntare ci sono tante alternative e in alcuni casi, tra la merger o l’acquisition si può coraggiosamente preferire la prima.

È il caso di Socaf, azienda di Osio (BG) specializzata in soluzioni per il cleaning professionale. Una lunga collaborazione alle spalle che ci vede al loro fianco nella comunicazione, dal rebranding all’identità corporate dei sottobrand, dal sito e-commerce ai social alle attività di content e digital strategy.

Socaf ha scelto di intraprendere un percorso di fusione orizzontale con due aziende complementari nel suo settore, Bottoni e Tecno Clean, estendendo il mercato dalla Lombardia al Veneto al Friuli. Un progetto che non nasce da un’urgenza, ma dalla lungimiranza e dalla volontà di investire insieme sul futuro per essere ancora più competitivi. Una sinergia che porta innumerevoli vantaggi: ampliare i territori coperti, potenziare l'offerta, ottimizzare la logistica e sviluppare nuovi servizi. Un esempio virtuoso di fusione “alla pari”, unico in Italia in questo settore, che non punta solo a diventare più grandi, ma a diventare migliori.

Oltre alle migliori intenzioni, servono le giuste attenzioni. Per farlo, serve comunicarlo al meglio, in primis ai propri dipendenti, con un video congiunto e degli incontri dedicati, e poi a clienti, partner e fornitori. Infine, sui propri canali e alla stampa. Con il supporto MULTI al loro fianco, in ogni fase, per affrontare il cambiamento con le giuste parole.

In itinere

Nel mese in cui le strade della penisola si colorano di rosa per il Giro d’Italia, le nostre Gaia, Elena, Valentina e Annalisa non sono certo rimaste a guardare. Un po’ di riscaldamento con l’attività di pre-fiera e poi via, in sella con la maglia verde MULTI per rappresentarci al meglio agli eventi fieristici che questo maggio hanno animato diverse zone dello stivale.

Il nostro giro d’Italia è partito da Bologna con Zoomark, la fiera dedicata al pet food e al pet care che ha attirato oltre 30.000 visitatori in ben 10 padiglioni, ha fatto tappa a IHF - la fiera biennale della ferramenta di Bergamo ed è arrivato a Milano, prima con la crono di Made in Steel e poi la cittadina Tuttofood, la fiera di riferimento per l’intero panorama agroalimentare.

Un itinerario faticoso, ma perfetto per la stagione in cui ci ricordiamo perché l’Italia è “Il Belpaese” e torniamo a viaggiare con i finestrini abbassati. Un’occasione preziosa per conoscere nuovi settori in crescita, osservare i trend, dialogare con le imprese e aiutarle a raggiungere i loro obiettivi con il nostro know-how e il nostro tocco sempre human-pro!

Communitas praxis ad innovationem accelerandam

Questo è meno immediato! “Comunità di pratica per accelerare l’innovazione”. Ovvero, come sfruttare l’effetto del rituale, del metodo, senza perdere il valore innovativo della spontaneità creativa, per evolvere e delineare futuri possibili?

Una risposta la troviamo negli ecosistemi di pratica, da sviluppare per sperimentare insieme ad esempio l’utilizzo di nuovi processi, servizi o tecnologie disruptive, come l’AI.

Luoghi e contesti dedicati alla pratica possono essere spazi sicuri per provare, testare e accelerare l’utilizzo di qualcosa di inedito, senza la pressione del contesto e con il supporto continuo di colleghi ed esperti della nostra rete. Le comunità di pratica rappresentano un potente strumento per stimolare la collaborazione, l'apprendimento reciproco e la creazione di valore condiviso.

Cosa fare in concreto? Per prima cosa, scarica la nostra fanzine! Un vademecum di Futuri Possibili by MULTI.

[SCARICA LA FANZINE]

Nello specifico, si potrebbero ad esempio valutare iniziative dedicate per i diversi ambiti aziendali:

  • Aprire le comunità di pratica (open innovation) alla collaborazione con partner esterni, startup, università e centri di ricerca, per accelerare l'innovazione e accedere a nuove conoscenze

  • Coinvolgere i fornitori e i clienti in comunità di pratica per disegnare insieme catene del valore più sostenibili e collaborative

  • Utilizzare le comunità di pratica per affrontare le sfide della sostenibilità, coinvolgendo gli stakeholder in tavoli di confronto, partendo da una semplice chiamata, fino a progetti condivisi in ambito ESG

E nella vostra azienda, quali sono i rituali e le comunità di pratica messe in atto?!

[CONDIVIDI LA TUA OPINIONE]

QUAEDAM RES NOBIS PLACENT

  • Spazio al city branding. Da Piazza della Loggia a Viale Ceccarini, da Santa Giulia al Lungomare del Sole: sono sempre di più le città italiane che decidono di raccontarsi attraverso progetti e campagne di City Branding. Dal “Brescia Sans”, la nuovissima font open-source disegnata da Mike Nigra, a “Viva Riccione”, la campagna realizzata dai nostri amici di Craq Design Studio: molto più di una trovata pubblicitaria, ma l’espressione collettiva e autentica dell’identità cittadina.

  • Il cielo è sempre più Blu InterCity. In vista dei grandi esodi estivi, anche InterCity decide di rinnovare la sua immagine e la livrea dei suoi mezzi, pronta a sfrecciare con i suoi vagoni letto tra nord e sud Italia. Un nuovo posizionamento strategico, che si è tradotto in una collaborazione con Pantone per creare un nuovo colore, il Blu InterCity, che racchiude in sé il colore dei mari e dei cieli d’Italia.

  • Parole disarmate. L’elezione di Leone XIV ha scatenato una marea social e riflessioni spesso ridotte alla domanda “ma a te piace?”. Un punto di vista diverso ce l’ha portato la nostra Francesca, che ha ritrovato il senso del lavoro MULTI anche nelle parole del papa:

    “Nel primo incontro con i media, il nuovo papa ha messo in evidenza il ruolo fondamentale delle parole. Un concetto molto interessante che riporta, ancora una volta, al centro la comunicazione come strumento di costruzione, dialogo e trasformazione sociale (e spirituale). Spesso ci si dimentica, ma è proprio attraverso le parole (scelte con cura, pronunciate con rispetto e ascoltate con attenzione) che si cambiano le cose.”

  • Habemus papà. Non poteva che finire così questo numero. L’extra omnes è giunto al termine, fumata bianca per il nuovo arrivato, dopo una lunga attesa. Un arrivo annunciato dal nostro Antonio con queste parole:

    Buongiorno, dopo più di sedici ore ho deciso di nascere! Piacere MULTI!

    Un grande augurio al piccolo Andrea e un abbraccio al papà, alla mamma e a tutta la famiglia!

Libera la tua voglia di TUMULTI

Zero spam, 1 sola mail al mese. Canone mensile promo €0,00. Iscriviti subito!

Seguici su