Scriviamo questo numero a pochi giorni da un accordo di pace senza precedenti. Le immagini di festa dei due popoli sono impagabili. Eppure, qualcosa non torna. Non tornano i morti, una terra distrutta, le motivazioni di tanto odio reciproco. “Tutti sono felici” – ha detto Trump alla Knesset, in un discorso probabilmente preparato per il Nobel mancato, e prontamente riadattato per l’occasione – “Ci sono voluti 3.000 anni per arrivare a questo punto, ci credete?” – No, signor Presidente, siamo pieni di interrogativi. È stata scritta una pagina di storia, l’ennesima che gli studenti delle superiori non studieranno mai. Il programma di quinta è lungo, già tanto arrivare alla caduta del muro di Berlino…
E forse è proprio questo il punto. Non cosa racconteremo alle nuove generazioni, un giorno lontano, ma cosa rispondiamo loro oggi, alla richiesta di giustificazioni per quello che la nostra umanità sta facendo.
Si è espresso Baricco a riguardo in un dibattuto editoriale su Repubblica, parlando di una nuova generazione lontana dagli stereotipi – che la dipingono pigra, disillusa, miscredente, ma invece capace di mobilitarsi e di risvegliare il senso civico della piazza –, e di un “Novecento morente”, attaccato alle consuetudini di un mondo che non esiste più. E in mezzo a tante opinioni e punti di vista, quello che ci resta da constatare è un’unica semplice verità: c’è ancora spazio per il cambiamento. ”Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”. Citazione non casuale.
Per vedere le cose da un’altra prospettiva, bisogna cambiare prima di tutto il modo in cui siamo stati abituati a guardare il mondo. “Non puoi scoprire nuovi oceani se non hai il coraggio di perdere di vista la riva” scriveva André Gide. E allora non ci resta che andare al golfo mistico. Che poi che sarà mai?!
Colmare l’abisso
C’è uno spazio a teatro che non appartiene a chi recita né a chi assiste. È uno spazio vuoto, apparentemente, tra il palco e la platea. Uno spazio profondo, un abisso, che viene colmato da un’orchestra di voci e strumenti. Nascosti allo sguardo dei debuttanti, al di sotto del pubblico pagante. Eppure… dalle profondità il suono si amplifica e avvolge tutto il teatro di meraviglia. Quello è il “golfo mistico”. La fossa in cui suona l’orchestra, chiamata anche “abisso mistico”.
Il golfo mistico dei giorni nostri sono le ragioni profonde e inspiegabili che smuovono il cambiamento.
È l’adesione alla tanto criticata missione Global Sumud Flotilla, la partecipazione pacifica alle manifestazioni di piazza, la scelta di chi non ha scioperato, e non per questo indifferente alla causa. La volontà silenziosa di far vedere che “la propria opinione conta”. Azioni che non cambiano nulla, eppure cambiano tutto. La percezione che qualcosa è cambiato e non si torna più indietro. Perché il cambiamento non avviene, non esiste, finché non prendi il coraggio di dirlo ad alta voce.
“Il modo in cui nominiamo la realtà è anche quello in cui finiamo per abitarla”. È una frase di Michela Murgia che possiamo applicare praticamente in ogni contesto. Le parole costruiscono pensieri che costruiscono azioni che costruiscono il mondo. Cambiare le parole che usiamo, cambia il mondo.
Ci siamo confrontati con queste riflessioni nell’ultimo incontro di formazione che ha coinvolto tutta MULTI lo scorso 19 settembre, dal titolo “Oltre il pregiudizio: relazioni, parità e consapevolezza nei contesti di lavoro”. Abbiamo toccato tanti temi, dal linguaggio inclusivo alla sessualizzazione dei ruoli, dai bias socio-culturali alle pari opportunità di crescita. Tutt’altro che discorsi astratti, ma esempi di comportamenti tratti dalla nostra realtà lavorativa quotidiana, dai meeting di presentazione alla comunicazione aziendale. Un’attività che dà continuità all’impegno preso con la Certificazione per la parità di genere, e che stimola tutta MULTI a tenere viva la sensibilità su questi temi, non solo per un miglioramento interno, ma anche nel ruolo di responsabilità e rappresentanza del nostro network clienti.
Quello che ci portiamo a casa è che l’inclusione non toglie la libertà di parlare o comportarsi, ma allarga il confronto, dando spazio a chi pensa e agisce in maniera differente da noi. E a volte, ci fa scoprire più simili di quanto si pensi.

PMI... ovvero Piante per Mercati Innovativi
Creare nuovi spazi porta benefici inaspettati. Come gli orti aziendali, spazi verdi nelle immediate vicinanze delle sedi e stabilimenti, destinati alla coltivazione da parte dei dipendenti. Un trend di qualche anno fa che sta tornando attuale tra le iniziative di welfare aziendale e politiche CSR. E se ci fosse un modo per portare l’orto in azienda senza avere uno spazio esterno dedicato? MULTI sta accompagnando Agricooltur a far germogliare micro-orti aeroponici – coltivazione sospesa, senza terra e con soluzione nutritiva nebulizzata – là dove prima c’erano corridoi, retrobanchi, break-area e magazzini: una proposta che si rivolge a GDO, Ho.Re.Ca., aziende attente a tematiche di welfare/ESG e produttori agricoli che vogliono diversificare.
Il Market Test che abbiamo impostato prevede un warm-up di messaggi e materiali, la mappatura dei prospect e un contatto multicanale per verificare interesse all’adozione del nuovo sistema di coltivazione Start2Grow.
Si tratta di un sistema di coltivazione verticale, compatto e automatizzato, che permette di coltivare facilmente e in qualsiasi spazio. Si parte con un modulo e si può scalare facilmente; mentre le cialde preseminate e l’automazione via app ne semplificano l’utilizzo. Non servono competenza agronome, si installa e funziona! Nella GDO il valore è l'"esperienza in-store": zero scarti e ritorno sull'investimento in meno di 2 anni. Il reparto può così raccogliere al bisogno piante vive (lattughine, baby leaf, erbe aromatiche), con benefici su freschezza percepita, riduzione sprechi e storytelling in punto vendita. Nella ristorazione, una filiera a “centimetro zero” e la coltivazione di varietà particolari sempre disponibili. Per i produttori, una soluzione di continuità, con un controllo e margini superiori. Mentre in azienda, benessere e reputazione ESG a portata di mano.
Prime soddisfazioni? Interlocutori curiosi, richieste demo e appuntamenti: da Vicenza a Pisa, per incontrare sustainability manager di importanti aziende farmaceutiche o responsabili vendite di catene retail regionali.
Interesse che si fa sempre più maturo quando mostriamo come questi “nuovi spazi” generino insieme prodotto, racconto e comunità intorno al cibo vivo, per imprese che cambiano davvero (e con gusto)!
Spazio alla creatività
Mentre le strade di Bologna erano attraversate dai “tumulti” pro-pal, il team MULTI ha partecipato ad ADworld Experience, l’evento europeo di riferimento su Pay per Click e advertising online. Una due giorni ricca di ospiti internazionali e spunti interessanti in cui Maddalena e Giordano hanno approfondito le tematiche più calde di un mondo che più degli altri sta conoscendo una vera e propria invasione dell’AI all’interno degli strumenti quotidiani di lavoro.
Nuovi strumenti AI, novità tecniche delle campagne PPC, potenziale del tracciamento server-side, algoritmi per ottimizzare le performance ADV nel mondo B2B. Dagli incontri è emerso un messaggio chiaro: anche nell’era dell’intelligenza artificiale, l’analisi strategica e la creatività umana restano il cuore di ogni comunicazione efficace.
Perché anche in quei casi in cui l’AI riesca autonomamente a creare campagne ADV, automatizzare la ricerca dei target che convertono di più, ottimizzare l’esposizione degli annunci sui canali più efficaci e intervenire sul contenuto per renderlo sempre più appetibile… a noi rimane spazio per concentrarci sulle cose che fanno la differenza.
Dall’esperienza e la lungimiranza per settare, gestire e correggere strumenti sempre più autonomi ed evoluti, alla coltivazione di aspetti strategici, dall’organizzazione di processi più efficienti alla sperimentazione creativa pura e semplice, aperta a nuovi linguaggi, nuovi stimoli e nuovi spazi tutti da esplorare.

L’innovazione è human
Oggi che lo sviluppo tecnologico non è più “lineare”, allenarsi a guardare il futuro in modo diverso dal presente, immaginare prodotti e servizi evoluti rispetto a quelli proposti, migliorare i processi e ottimizzare gli investimenti richiesti dallo sviluppo aziendale, diventa sempre più complesso e, allo stesso tempo, sempre più strategico.
Quanto conta avere tecnologie avanzate, macchinari performanti o software intelligenti se poi le persone non sono pronte ad accoglierli e valorizzarli?

Innovare allora significa prima di tutto ragionare di futuro, partendo dal giusto mix fra dati, consapevolezza del proprio posizionamento e spirito critico nel giudicare quali saranno gli scenari che orienteranno il business di domani. Solo partendo da questa premessa è possibile implementare una strategia su misura per la propria impresa, che mescoli quick wins con una visione olistica a medio-lungo termine.
Cosa fare in concreto? Per prima cosa, scarica la nostra fanzine! Un vademecum di Futuri Possibili by MULTI!
Può darsi che iscriversi alle newsletter o seguire i podcast che parlino di nuove tecnologie o sperimentare con la GenAI durante il weekend basti, ma in ambito di impresa si può fare di più:
migliorare lo scambio di competenze tra ruoli senior e junior attraverso moderni modelli di reverse tutoring;
revisionare i processi aziendali affinché le competenze dei singoli siano valorizzate e funzionali al miglioramento del sistema;
investire con costanza nella formazione dei propri collaboratori, per essere pronti ad adottare le nuove tecnologie in ogni momento;
cercare sempre software, tools, macchinari o app per ottimizzare il proprio lavoro, senza pensare che quello che abbiamo già sia la migliore soluzione possibile.
Cose che ci sono piaciute
La moka mette il turbo_ Con il suo borbottio inconfondibile e la sua forma iconica, la moka è da sempre uno dei simboli più inscalfibili del Made in Italy e della nostra idea di dolce vita. Ma chi ha detto che deve rimanere sempre uguale a se stessa? Da questa domanda coraggiosa nasce la TurboMoka, il pezzo di design futuristico pensato per preparare in meno tempo e con meno sprechi il sapore tipico delle nostre domeniche mattina. Nel tempo dell’hanno già inventato tutto, il designer Matteo Frontini ci ha ricordato che c’è sempre spazio per l’innovazione.
Spazio all’In-formazione_ Fino al prossimo 19 ottobre, la XXIII edizione di Bergamo Scienza fa spazio alla curiosità, ai giovani e alla creatività della scienza. Esperimenti, giochi e convegni che animano piazze, scuole, centri congressi, teatri e strade e una mascotte-gatto unica e giocosa per rendere più reali e vicini anche gli spazi impossibili: scatole di Schrodinger, nuvole quantistiche e curvature dello spazio tempo.
Spazio alla vita di tutti i giorni_ OpenAI lancia uno spot girato in 35 mm per raccontare il ruolo che Chat GPT ha ormai assunto nelle vite di tutti. Niente super-ingegneri o maniaci del vibe coding al lavoro, ma persone comuni e con domande quotidiane, che - al netto del modello narrativo “ragazzo che vuole fare colpo su ragazza” - raccontano un rapporto sempre più intimo e personale con il modello di LLM più diffuso.
A tu per TU-MULTI_ Cosa ti è piaciuto del mese appena passato? Raccontacelo a redazione@multi-consult.it. Diventa spunto per un confronto o per il prossimo numero!