
04. IL CORAGGIO DI CORRERE DA SOLA
La paura di tutto, un’ansia divorante, mi dice Nancy, la mia amica Nancy, e mi spiazza, le ho chiesto di parlarmi dei momenti di coraggio della sua vita, pensavo ai suoi successi, al suo lavoro, ai suoi libri, e invece lei, la grande professionista affermata, la grande counselor che insegna in Bocconi (e che lavora per Axa, Bulgari, Mediobanca, Ernst&Young, eccetera, oltre che per MULTI) mi parla della fine del suo matrimonio.
Mi sono ritrovata sola, quasi cinquantenne, senza un lavoro, con due figlie e un matrimonio finito, in una casa non mia, in una città non mia, in un paese non mio. Da bambina vivevo in grandi capitali in America ed Europa e ovunque mi sentivo una reginetta. Frequentavo le migliori scuole internazionali e abitavo in case di 500 mq, con 5 fratelli, la tata, la cuoca, la cameriera e l’autista. Cosa ci faccio adesso qui, sola, sfiduciata, in questa vita che non riconosco? Come è successo?
A 30 anni avevo il mondo ai miei piedi, vivevo a S. Francisco, guadagnavo tanto, frequentavo le persone più interessanti, e ho incontrato l’amore. Creare una famiglia e fare la mamma mi sembrava la via della felicità ad oltranza, ecco cosa è successo.
Un anno dopo aver scritto “Crea te stessa”, mi sono trovata dall’altra parte, nel target delle donne che hanno bisogno di coraggio e di consigli, una cosa paradossale: quando l’ho scritto ero felice e senza problemi, quando l’ho letto ero a terra, e ho raccolto come fossero dei salvavita le tre chiavi proposte nel libro, le tre parole “arricchite” che possono darti una mano in certi momenti. La “conscienza” (conoscenza e consapevolezza); la “creattività” (attiva e creativa) e soprattutto il “cuoraggio”, la forza che viene dall’avere cuore. Queste parole-chiave da allora sono sempre con me, insieme alle citazioni che più amo, e che indicano le porte da aprire: la mente (“Le parole sono azioni”, Wittgenstein); la pancia (“La donna, solo il diavolo sa cos’è”, Dostoevskij) e naturalmente il cuore: “Soltanto l’ardente pazienza ti porterà alla splendida felicità” (Martha Medeiros). Capisci Giovanna? L’ardente pazienza! Il coraggio della pazienza!
Il coraggio di correre da sola, quello l’ho sempre avuto, ricordo come fosse oggi, avevo 6 anni, era la notte di capodanno, i miei fratelli mi avevano lasciato a casa da sola per andare a una festa e io, prima di mezzanotte, sono uscita, ho fatto 6 isolati di corsa disperata, c’era gente che ballava e beveva ovunque, finché ho sentito “Ciao palmerita!”, era la voce di “Pollo”, uno degli amici delle mie sorelle, ero arrivata.
La paura di essere sola, in realtà, quando ti ritrovi sola, ti passa subito. La paura di essere abbandonata, la superi scoprendo che puoi continuare a vivere, e puoi addirittura iniziare una nuova vita, dopo l’abbandono.
Ci vuole il coraggio di leggere la nostra vita, riconoscere il problema, affrontarlo.
Lui per me era diventato il sole, è stato il sole dal primo momento e fino al giorno, all’ora e all’istante in cui mi si sono aperti gli occhi e spezzato il cuore, ed è finito tutto, perché si era spento il sole, e immagina cosa succede alla terra quando si spegne il sole, va tutto a zero, ti sembra di aver dato tutto, di non avere più niente. Invece poi scopri che hai ancora ciò che vale di più: te stessa. Quello che hai dentro. Il tuo “cuoraggio”. E così riprendi quello che ti è sempre appartenuto, ritrovi la tua vera natura, il tuo essere, la tua vita, e quell’ambiente internazionale fatto di stimoli, idee, lavoro, curiosità, attenzione agli altri, apertura al nuovo e disposizione al futuro.
Adesso ho 50 anni, mi dice infine Nancy. Sono passati quasi tre anni da quel “giorno, ora e istante”. Si toglie gli occhiali da sole, mi guarda, sorride.
E io vorrei dirle: non ti ho mai vista così bella.
MULTI
#coraggiodavendere