Multiconsult è andata in Calabria per scoprire più da vicino la regione “punta dello stivale italiano” e partecipare ad un’iniziativa che ha inteso valorizzare la terra calabra agli occhi dei buyer esteri.
“Storie di Bergamotto e Sapere di Cipolla” è il nome del progetto di Unioncamere Calabria, che rientra in un percorso molto più ampio di promozione dei territori italiani di Expo Milano 2015: “Expo e Territori”. Come suggerisce il titolo, la Calabria si è candidata ad essere ambasciatrice della bontà e della genuinità del proprio cibo con due alimenti tipici: il Bergamotto e la Cipolla di Tropea.
Multiconsult si è occupata dell’organizzazione dell’incoming degli operatori e dei giornalisti tedeschi, ai quali si sono aggiunti un operatore svizzero e un francese. Alessandra Garlini è stata la referente di Multiconsult e inviata speciale alla due giorni di trasferta calabra (21-22 ottobre).
“Per ascoltare le storie di Bergamotto e apprendere il sapere di Cipolla, è stato studiato un educational tour, che ci ha portato a visitare le coltivazioni di questo agrume e della celeberrima cipolla rossa di Tropea.
Questi prodotti possono essere definiti di nicchia per tre motivi:
1.La loro produzione si concentra solo in alcuni mesi dell’anno
2.Il raccolto non supera le 20.000 tonnellate annue
3.La loro coltivazione interessa solo alcune zone specifiche della regione, caratterizzate da un determinato microclima. Il bergamotto cresce nel tratto più meridionale della Calabria, che va dal Mar Ionio al Mar Tirreno; la cipolla è invece tipica della zona di Tropea e di Campora.
Mercoledì 21, dopo aver visitato il Consorzio, dove si trova una fiorente realtà di trasformazione del bergamotto e dei mandarini verdi, abbiamo fatto visita ad un’altra azienda che ha sia coltivazioni di bergamotto sia vigne. La cantina che abbiamo visitato, grazie ai finanziamenti dell’Unione Europea, si è dotata dei migliori macchinari e dei migliori silos per lo stoccaggio e la fermentazione del prodotto. Risale in verità al 1828 e all’epoca ospitava tre vasche dove veniva scaricata l’uva portata dagli asini. L’uva veniva pigiata con i piedi e ogni vasca era dotata di un canale di scolo, attraverso il quale il vino confluiva nelle botti di raccolta.
A conclusione della giornata, abbiamo avuto modo di ammirare i bronzi di Riace.
Giovedì 22, abbiamo trascorso la mattinata tra le piantagioni della cipolla di Tropea. Il pomeriggio è stato invece dedicato agli incontri b2b, durante i quali gli operatori esteri si sono interfacciati con sette realtà del consorzio di tutela della cipolla di Tropea. Tra queste erano presenti sia i produttori, sia le aziende che si occupano di trasformare il prodotto.
Tutti gli operatori esteri hanno incontrato le aziende italiane, stabilendo i presupposti perché si sviluppino dei contatti interessanti”.
Alcune informazioni per conoscere meglio questi prestigiosi alimenti made in Italy:
Bergamotto: esistono tre consorzi, uno relativo ai produttori, uno relativo alla tutela del prodotto (marchio DOP) contro le contraffazioni, e l’ultimo che si chiama Unionberg che si occupa della commercializzazione.
Il 90% della produzione attuale del bergamotto è destinato all’industria, in particolar modo cosmetica e dei profumi, perché possiede un tratto olfattivo caratteristico (l’acqua di Cologna lo impiega molto oltre ad altre Eau de Toilette). Il bergamotto viene poi impiegato come aromatizzante dei the (l’Early-Grey inglese e il Lady-grey sono contraddistinti dal sapore e dal profumo del bergamotto), dell’olio, oppure come succo che è utilizzato come ingrediente di liquori o marmellate o da solo. Il restante 10% del bergamotto viene venduto come frutto fresco.
Il bergamotto ha notevoli svolti salutistici: il Consorzio ha infatti costituito un’associazione temporanea di impresa con 6 Università italiane – tra le quali Cosenza e Parma – che stanno studiando gli effetti benefici che questo frutto ha da un punto di vista cardiocircolatorio. Questo agrume ridurrebbe il rischio di infarto e svolgerebbe un’azione anti-cancro, ostacolando l’insorgenza di tumori o rallentandone la diffusione. Esistono già differenti pubblicazioni su importanti riviste scientifiche a livello internazionale che hanno scritto di questi effetti salutistici, ma entro fine anno gli studi in corso promossi dal Consorzio dovrebbero diventare una pubblicazione. Il presidente del Consorzio è stato ad esempio invitato a differenti convegni medici sul tema della prevenzione degli infarti.
Cipolla: la cipolla di Tropea è un prodotto molto tenero, dolce e delicato, la cui coltivazione e raccolta viene fatta esclusivamente a mano. Il contributo di eventuali macchinari potrebbe infatti danneggiare il prodotto che in caso di urti marcirebbe in pochissimo tempo. Il tempo medio di vita di questo ortaggio in una cella frigorifera è di 2 mesi scarsi rispetto a numerosi mesi di resistenza delle altre cipolle.
Una buona parte della cipolla di Tropea confluisce nell’industria di trasformazione per la produzione di cipolla essiccata da utilizzare come spezia, mousse, marmellata, crema per bruschetta, prodotti sott’aceto o in agrodolce. A Tropea si concentrano i principali produttori, trasformatori e quindi venditori di questo ortaggio mentre a Campora ci sono principalmente i produttori, ossia i coltivatori.