N. 27 | Aprile 2023

(Com)passi da gigante

6' di lettura

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A poche settimane dalla sua inaugurazione, Le fabbriche pensanti – Storie di Compassi d’Oro da Bergamo a Brescia è già un successo. Lo dicono gli oltre 15.000 ingressi alla mostra, i bellissimi commenti sul libro dei visitatori, i servizi in tv, le storie sui social, le visite delle scuole, gli articoli e i redazionali sulle tante testate.  

 Ma "Le fabbriche pensanti" non si limita alla mostra. Le storie dei 32 (più uno) vincitori del Compasso d’Oro, protagonisti dell’installazione a Palazzo della Ragione fino al 4 giugno, sono raccontati in una esclusiva pubblicazione a breve disponibile. Seguiranno un ciclo di talk, da giugno a ottobre, e poi ancora un podcast. Non perderti i prossimi sviluppi!

Compassi di latta, compassi danzanti

Per noi che l’abbiamo ideato, coordinato e supportato, è stato un successo in partenza. Dei primi incontri in ADI, poi a Brescia, di nuovo a Bergamo, ne parlavamo esattamente un anno fa, nella TUMULTI di Aprile 2022. Ma la nostra memoria balza ancora più indietro. Un coupé jeté en tournant e ci ritroviamo ad aprile 2011, sempre a Palazzo della Ragione, dove viene inaugurata la mostra “L’uomo che disegna i sogni: i compassi danzanti di Riccardo Dalisi”.

Il progetto, neanche a dirlo, faceva parte anche in quell’occasione di DimoreDesign, e nasceva dall’intuizione insieme all’Associazione Artigiani di Bergamo di valorizzare il distretto industriale di Palosco, eccellenza mondiale nella produzione di compassi.

L’idea era di realizzare un nuovo compasso di design per il mercato realizzato dal distretto e il coinvolgimento del maestro Riccardo Dalisi è stato naturale. Artista, designer e architetto di fama internazionale, premiato per 2 volte con il Compasso d’Oro. Le sue celebri ballerine di latta si sono trasformate in compassi danzanti che abbiamo esposto in una bellissima mostra.

A un anno dalla sua morte, a 12 anni dalla sua mostra, vogliamo dedicare all’artista Dalisi e al suo essere homo faber, il pensiero che negli stessi spazi del Palazzo della Ragione, quei compassi di latta abbiano trovato un cuore dal colore rosso pulsante.

Il design delle mani sapienti

Nell’eterno dilemma sul chi sia il vero detentore materiale o spirituale dell’opera, chi la commissiona, chi la pensa, chi la progetta o chi la crea, la verità sta nel mezzo. Grandi artigiani si celano dietro grandi artisti. E dietro grandi oggetti di design si celano mani e menti che li hanno pensati, disegnati e poi realizzati.

"Le fabbriche pensanti" celebra le storie dei prodotti vincitori del Compasso d’Oro tra Bergamo e Brescia, ma anche dei designer, degli artigiani e delle aziende che ne hanno reso possibile la realizzazione.

E allo stesso modo vogliamo fare noi, condividendo alcune immagini del backstage della bellissima mostra in Sala delle Capriate. Alcune catturate con la camera, altre solo con gli occhi. Come il falegname Emilio Gritti, che con la sua Angolo del Legno ha letteralmente “tirato su” tutta la struttura dal niente. O il pittore Omar Cuter, che avvolto dal cellophane protettivo, ha versato vernice e sudore per dipingerla tutta da solo. E infine l’artista e artefice Davide Pagliarini, genio creativo, sdraiato sul tetto del suo ufficio a respirare un po’ di primavera per alleviare lo stress a pochi giorni dal vernissage.

Il design delle menti facenti

Sono tanti gli artigiani incontrati nel nostro cammino. Spesso le realizzazioni artistiche più iconiche nascono in laboratori a pochi passi da casa nostra. Piccole botteghe artigiane o grandi fabbriche dell’arte. Citiamo tra i tanti, i lavori di Angelino Artworks, dimostrazione che il design nasce non solo dalla penna di chi lo progetta, ma anche dalle mani di chi lo realizza.

Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con mani e testa è un artigiano. Chi lavora con mani, testa e cuore è un artista. Parola di San Francesco d’Assisi.

Il ruolo estetico della manifattura va oltre la concretezza, la razionalità e la funzionalità dell’oggetto: si fonde con l’identità aziendale. Una espressione del made in Italy che ritroviamo in tante nostre aziende clienti: i raccordi pneumatici di Cmatic, le colonnine elettriche di Scame, le presse di cacao di GSR Cocoa, per citarne alcune, sono la dimostrazione che non c’è componente, sistema o macchina produttiva che non meriti un valore estetico oltre a quello tecnico-funzionale, qualsiasi sia la sua applicazione o destinazione d’uso.

Design per scelta, industriale per caso

Può una cyclette essere scattante quanto una monoposto da corsa? Forse per quanto riguarda la velocità c’è ancora da lavorare, ma da oggi la nostra Ciclotte veste ufficialmente PIRELLI, come le celebri auto da competizione e ne siamo incredibilmente fieri! L’idea di una collaborazione tra l’iconica mono-ruota di design e PIRELLI è nata dalla vocazione sportiva dei due marchi, con la passione comune per il design che ha permesso un dialogo diretto e da subito proficuo. Grazie Luca Bonfanti, la tua perseveranza e stile hanno fatto centro!

La collaborazione tra Ciclotte e PIRELLI viene presentata nella cornice del Fuorisalone - Milano Design Week, con due eventi in contemporanea la sera del 20 aprile, all’Excelsior Hotel Gallia, organizzata da Home Italia, in cui interverranno le archistar Piero Lissoni e Matteo Thun, e nella celebre boutique milanese Illulian.

La particolarità principale della Ciclotte Bike marchiata PIRELLI è la grafica che richiama il layout dei pneumatici utilizzati nella massima competizione automobilistica di cui PIRELLI è fornitore unico: le bianche “hard”, le gialle “intermedie”, le rosse “soft”, le verdi e blu “rain”. Per la prima volta, inoltre, Ciclotte avrà impugnature in gomma per aumentare l’aderenza delle mani durante gli allenamenti più intensi. Dai prodotti industriali di design delle Fabbriche Pensanti, ad un oggetto di design calato nel mondo dell’industria automobilistica per eccellenza. Tutto torna.

Il bello della fiera del bello

Non è solo la settimana del Salone del Mobile. Estetica e volontà di mostrarsi non sono qualità esclusive del design, ma diventano evidenti anche per il b2b nelle grandi occasioni di visibilità come le importanti manifestazioni fieristiche di questo aprile. Dalla Germania all’Italia, il mondo della manifattura, dalla meccanica alla cosmetica, si è messo in mostra.

Siamo stati a Bologna al MECSPE, la Fiera Internazionale per l'Industria Manifatturiera e in Germania alla HANNOVERMESSE per poi tornare a Bologna al COSMOPROF. Ed è proprio a Cosmoprof che emerge ancor più forte il ruolo fondamentale del bello, in un equilibrio tra il fare e l’apparire che vede il nostro paese tra i principali produttori mondiali. Quest’anno è stata la 54esima edizione, con oltre 250.000 visitatori, 2.984 espositori (11% in più rispetto al 2022) e 152 buyer provenienti da 50 paesi, di cui 14 portati da noi attraverso l’attività di incoming. Una manifestazione di successo fatta di cura attenta, dei prodotti, dell'immagine e delle relazioni, nuove o consolidate, coltivate e alimentate da rapporti human-to-human, di fiducia e autentici.

E usando le parole della nostra referente per i progetto di incoming buyer “Grazie Valentina e Chiara per aver contribuito al successo della manifestazione.”

PMI ovvero Profili nel Mercato degli Integratori

Dalle mani, testa e cuore di San Francesco al mens sana in corpore sano di Giovenale, il passo è breve. Ma come possiamo tradurre il benessere del corpo e dello spirito in benessere delle vendite? Per scoprirlo siamo andati a Carpi, nella sede di Nutrileya, azienda specializzata in prodotti per la fitoterapia, nutraceutica e cosmetica.

Da secoli è dimostrato come i principi attivi e le proprietà terapeutiche delle piante svolgono un effetto benefico sul nostro organismo e questo, unito alla qualità del Made in Italy, rappresenta il biglietto da visita della realtà emiliana.

Il nostro team, dopo aver svolto un’indagine import/export ha individuato nei Paesi Bassi, Belgio e Francia i territori su cui puntare per avviare un’attività di ricerca distributori. Tra warm-up, profilazione e condivisione di linee guida commerciali, di energia ne abbiamo investita parecchia, ma Nutrileya saprà sicuramente consigliarci il prodotto giusto per ricaricarci e ritrovare equilibrio, all’insegna della natura e del benessere.

Cose che ci sono piaciute

  • La luna non è mai stata così vicina. Se un viaggio sulla Luna può risultare impegnativo, è decisamente più fattibile una visita al Museum of the Moon, opera d’arte itinerante dell’artista britannico Luke Jerram. Un’installazione di 7 metri di diametro che, dal 2016 a oggi, ha affascinato tutto il mondo grazie alle immagini dettagliate della NASA a 120 dpi della superficie lunare e alle location esclusive scelte per l’esposizione. Il desiderio della nostra Francesca? Quello di accoglierla in Italia in una prossima città Capitale della Cultura!

  • Torte in 2D e dove trovarle. La pausa pranzo è sempre fonte di ispirazione e se in questi giorni non si parla d’altro che di immagini generate dall’intelligenza artificiale, la nostra attenzione è stata catturata da un trend decisamente più gustoso! Le comic cakes sono torte decorate in stile cartoon con contorni accentuati da glassa nera o fondente nero che restituiscono un effetto 2D semplicemente incredibile. Buone e instagrammabili, what else?

  • Parola d’ordine: inclusività! Dopo 46 anni, la Grande Mela ha sostituito l’iconico “I ❤️NY” con un più inclusivo “We❤️NYC”. Creato dal grafico Milton Glaser per promuovere il turismo newyorkese, il logo più copiato al mondo assume oggi una nuova sembianza nella campagna di comunicazione volta a ricordare ai cittadini che la grande forza della metropoli risiede nella comunità. E ci ricorda una nostra passata campagna pubblicitaria che dichiarava tutto il “nostro” amore per il marketing, che avevamo appunto chiamato “we love marketing”.

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